Forse non tutti sanno che… il museo ospita anche una importante sezione dedicata alla ceramica che ha ha trovato spazio in alcune sale espositive dell’attiguo Palazzo Duodo inaugurate nel 1992.
La datazione dei manufatti copre un arco cronologico tra il XII e il XVIII secolo. Si tratta di vasellame per lo più frammentario, di produzione veneziana o d’importazione, prevalentemente di uso comune ma in parte anche di elevato livello qualitativo. I reperti provengono da ritrovamenti casuali nel centro storico, nelle isole o presso gli antichi argini del fiume Brenta a Fusina.
Il nucleo principale è costituito dalla prestigiosa raccolta “Luigi Conton”, che nel primo dopoguerra fu pioniere della ricerca e dello studio della ceramica veneziana. La collezione fu acquistata dallo Stato nel 1978.
- Piatto con busto di dama di profilo, tra arbusti, entro hortus conclusus: giardino simbolico allusivo alle delizie d'amore. Ceramica graffita rinascimentale. Venezia, fine del XV – inizi del XVI secolo, particolare.
- Frammento di boccale con volto di fanciulla a rilievo. Maiolica policroma rinascimentale. Faenza o Pesaro, 1475-1510 ca.
- Piatto con decoro geometrico-vegetale. Ceramica graffita. Venezia, intorno alla metà del XVI secolo
- Mattonella con decoro floreale, tipologia cosiddetta Candiana, ispirata ai decori della ceramica di Iznik (Anatolia). Maiolica policroma. Produzione veneta, primi decenni del XVII secolo.