Domenica 7 dicembre, tutte le sedi del Polo Museale Veneziano parteciperanno, con un calendario ricco di iniziative, alla prima “Giornata nazionale dell’Archeologia, del Patrimonio Artistico e del Restauro” promossa dal MIBACT in concomitanza con la manifestazione “Domenica al museo“.
L’ingresso sarà GRATUITO in tutti e 5 i musei statali della città, dove verranno presentate per l’occasione opere dai depositi, restauri, studi e progetti nonché resi accessibili, in taluni casi, luoghi usualmente non inclusi nel percorso di visita.
Tra le tante iniziative previste nei 5 musei statali di Venezia, alla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro verranno esposte e illustrate due opere dai depositi.
In posizione d’onore, nel portego del secondo piano, sarà visibile – ma non solo per questa domenica – il busto neoclassico di Tiziano che lo scultore padovano Rinaldo Rinaldi (1739 – 1873) dedicò al grande bellunese. L’opera, a lungo conservata nei depositi delle Gallerie dell’Accademia, è ora provvisoriamente collocata a Ca’ d’Oro in attesa di trovare una definitiva sistemazione alle Gallerie dell’Accademia, ed è stata ora posta in dialogo ideale con l’affresco staccato della Giustizia, opera giovanile del Vecellio proveniente del grande ciclo che il cadorino e Giorgione avevano realizzato per il Fontego dei Tedeschi.
Per l’occasione verrà inoltre esposto un interessante dipinto che si conserva nei depositi del museo, la Madonna col Bambino in trono tra le sante Caterina d’Alessandria e Barbara, copia antica da Memling la cui stretta relazione con l’originale del Metropolitan Museum di New York è ancora oggetto di dibattiti e ricerche tra gli specialisti. Verranno in questo caso illustrati i primissimi risultati delle indagini diagnostiche avviati presso i laboratori della Soprintendenza, che sembrerebbero confermare l’ipotesi di una copia cinquecentesca, già in passato avanzata dalla storiografia artistica relativa al grande pittore di Bruges.
L’opera veneziana, ancorché di mano diversa e ritenuta di minor qualità, è importante in riferimento al dipinto di Memling del Metropolitan (che a sua volta costituisce una rielaborazione semplificata dello scomparto centrale del celebre Trittico di San Giovanni dell’Ospedale di Bruges firmato e datato 1476) in quanto la sua datazione – qualora si riuscisse a meglio precisarla anche in base a dati tecnico-scientifici – verrebbe a costituire un termine sicuro di riferimento ante quem per l’aggiunta dell’intero brano del pergolato d’uva rilevata nel dipinto ora a New York (non coevo al resto della raffigurazione) e forse un indizio – qualora si riuscisse a risalire alla sua provenienza originaria e se ne confermasse l’originaria destinazione ad ambito veneziano – per una possibile antica presenza dell’originale del Met in territorio italiano, dove l’ignoto autore della copia di Ca’ d’Oro (proveniente dalla collezione Molin) avrebbe potuta visionarla, completa già dell’aggiunta naturalistica allusiva al tema dell’eucarestia.